La bellissima storia della Lampada Ministeriale

by Paolo Dal Lago

Elegante, raffinata e intramontabile sono i tre aggettivi che meglio sanno descrivere il design e lo stile della lampada ministeriale, anche conosciuta come lampada Churchill, Emeralite, lampada del banchiere o lampada da biblioteca.

Questa lampada, ancora oggi, affascina grazie alla sua straordinaria bellezza e resta, in un mondo così frenetico e in continuo mutamento come il nostro, una delle lampade più famose e conosciute di sempre.

Pochi però conoscono la storia dietro questo grande successo.

Quando è stata inventata e come è diventata così popolare?

Era l’11 maggio 1909 quando Harrison D. McFaddin, un ingegnere Americano, depositò il brevetto della prima lampada ministeriale o, meglio conosciuta all’epoca, come Emeralite.

Uno dei primi modelli della lampada Emeralite

Il primo progetto era molto semplice: linee minimal in ottone, nessun particolare ornamento e paralume in vetro con doppia colorazione, verde all’esterno e bianco all’interno.

La seconda serie, invece, subì delle modifiche sia a livello progettuale sia a livello funzionale. La base in ottone, infatti, fu abbellita con dei motivi decorativi e cambiò anche il fissaggio del paralume. A differenza della prima serie venne introdotto un morsetto che permetteva di regolare il paralume e, di conseguenza, anche il fascio luminoso.

Tra il 1909 e il 1939 il design della “Emeralite” cambiò ulteriormente: lo spessore del paralume verde,infatti, divenne più sottile sia sul retro sia sui lati con la possibilità di inclinarlo e direzionare la luce a proprio piacimento. Sempre in quegli anni inoltre alcuni modelli della lampada iniziarono ad includere calamai, orologi o porta penne rimovibili.

Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale (1939) i rapporti tra la società di McFaddin e la J. Schreiber & Neffen (società cieca produttrice dei famosi paralumi verdi) iniziarono ad incrinarsi fino a sciogliersi completamente pochi anni dopo.

Per colmare questo gap collaborativo McFaddin iniziò a produrre dei paralumi interamente in metallo. Non passò molto tempo quando la società fu acquistata da Charles Inness-Brown costringendo così McFaddin a ritirarsi in modo definitivo dal mercato.

Il “conquistatore” Iness-Brown fondò a sua volta Emeralite Co. rimodernando il paralume della lampada che perse totalmente la sua caratteristica sfumatura bianca. Questa modifica non fu molto apprezzata nel mercato di quegli anni e causò il declino totale della lampada stessa.

Alla morte di Iness-Brown l’azienda fu venduta e rinominata Tilarem inc. (ovvero la parola “Emeralite” letta al contrario togliendo la prima e l’ultima “e”). Nel 1962 la Tilarem inc. fu chiusa e con essa anche la produzione di questa unica e meravigliosa lampada, simbolo di un’epoca e di intere generazioni di banchieri, politici, studiosi e librai.

Caratteristiche tipiche della lampada ministeriale

  • Altezza solitamente compresa tra 50 e 60 cm,
  • Basamento solido e pesante per garantirne la stabilità. Le lampade originali avevano basi in ottone massiccio oppure con un peso in ghisa nascosto nella parte inferiore,
  • Orientamento regolabile del fascio luminoso,
  • Paralume inclinabile in vetro (solitamente verde) per diffondere la luce in maniera omogenea,
  • Accensione e spegnimento tramite interruttore a catenella.

Perchè la lampada ministeriale ha il vetro verde?

Uno dei principali motivi che portò questa lampada a diventare un’icona nei complementi d’arredo di banche, uffici e istituzioni politiche fu il suo innovativo design e il tipico paralume verde.

Contabili con la tipica visiera verde

Il verde era, ed è tuttora, un colore che sembra avere degli effetti benefici. Può infatti favorire la concentrazione, il rilassamento e la creatività durante il lavoro o la lettura. Questo è anche il motivo per cui gli impiegati e i contabili dell’epoca usavano le visiere verdi tra la fine del 19° e la metà del 20° secolo. Anche se questo colore ad oggi resta il più diffuso, alcune persone scelgono di abbinare paralumi di colori diversi, come ambra, bianco o blu che puoi trovare nel nostro store.

Perchè è conosciuta anche come “lampada del banchiere”?

La fama di questa lampada si deve infatti anche all’ottima campagna di marketing creata. La McFaddin al tempo promosse la sua lampada come un vero e proprio valore aggiunto per il lavoro e per la concentrazione, per merito del ridotto affaticamento degli occhi grazie al paralume stesso. In poco tempo è diventata un accessorio diffusissimo sulle scrivanie di dirigenti e impiegati di banca. Per questo motivo è conosciuta come lampada del banchiere.

Le lampade ministeriali sono ancora oggi diffuse e popolari in tutto il mondo e il loro classico del design ha elegantemente superato la prova del tempo.

La lampada ministeriale nei film

Le lampade ministeriali sono state un oggetto utilizzato in tantissimi film internazionali. Di seguito ne elenco alcuni.

Seven (1995)


James bond: Casino royale (2006) e Quantum of Solace (2008)


Indiana Jones e l’Ultima Crociata (1989)


Sacrificio d’Amore (2017)

Le lampade ministeriali di Illuminazione d’Epoca sono state scelte anche per la serie TV Italiana “Sacrificio d’amore” trasmessa sulla rete nazionale Canale 5 e nel film “Lamborghini – The Man Behind the Legend”.


Lamborghini – The Man Behind the Legend (2022)


The bourne identity (2002)

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